Lo stato dell’arte in Puglia: «Ambrosi, sì alle infrastrutture ma strategica
anche la formazione digitale»
Oltre duecento i partecipanti al seminario on line della Camera di Commercio
L’Italia è tra i leader mondiali nell’applicazione di tecnologie mobili di comunicazione e costituisce una best practice a livello europeo. Questo sviluppo sta proseguendo spedito nell’ambito delle sperimentazioni 5G, ma con qualche ritardo invece nella connettività in Banda Ultra Larga. Fra le cause anche la ridotta consapevolezza da parte di imprese e istituzioni dell’importanza di questa strategica infrastruttura di sviluppo, sociale ed economica. E poi la solita burocrazia: i troppi permessi rallentano tutto.
Dello stato dell’arte in Puglia si è parlato questa mattina on line, dinanzi a una platea di oltre duecento operatori economici e attori istituzionali, nell’incontro “Attiviamo il futuro: Banda ultralarga e 5G”, organizzato dalla Camera di Commercio di Bari in collaborazione con Unioncamere nazionale, ALI - Autonomie Locali Italiane e con il supporto strategico di Infratel Italia.
La Puglia nel 2021 raggiungerà una copertura di Banda Ultra Larga di tipo NGA (Next generation Access, ovvero quella in cui la velocità di download è di almeno 30Mbps ) pari al 100%. Nel 2020 la copertura è del 93,3%, la media nazionale è del 96%.
Per quanto riguarda invece le cosiddette reti NGA-VHCN (e cioè quelle in cui la velocità di download è di gran lunga maggiore di 100 Mbps), saremo il prossimo anno al 23% di copertura, a fronte di una media nazionale del 53,2%. Nel 2020 la Puglia ha una copertura del 15,1% a fronte di una media nazionale del 45,4%.
Situazione che fa il paio con un altro dato: se la maturità digitale media delle imprese italiane è del 56%, quella pugliese è del 66%. Il cane che si morde la coda, insomma. Secondo il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi ben vengano le infrastrutture ma altrettanto strategica è la formazione al digitale: dalle scuole alle imprese. «Altrimenti il rischio sarà quello di avere tecnologie che nessuno è in grado di usare».
Unioncamere nazionale con il progetto Ultranet, convogliato da settembre in “Strategia Digitale - Laboratorio per il futuro”, del ministero dello Sviluppo Economico, è impegnata proprio nella “evangelizzazione” della Banda Ultra Larga in tutte le regioni italiane attraverso le Camere di Commercio. Enti che, come ha evidenziato il responsabile del progetto Antonio Romeo, hanno offerto supporto anche nel processo di infrastrutturazione della Banda Ultra Larga, fornendo 1.824.180 localizzazioni di imprese.
«Bari, capoluogo di regione, è stata teatro di sperimentazione 5G ed è in prima linea in questo passaggio che prima di essere infrastrutturale è culturale – ha dichiarato il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economoco, Gian Paolo Manzella - che quindi richiede, da parte di tutti, la consapevolezza della sua strategicità. Dalle imprese ai piccoli borghi, tutti devono saper cogliere appieno i vantaggi di questa potente infrastruttura».
Eppure in Puglia la scarsa digitalizzazione imprenditoriale si accompagna a una vivacità produttiva molto proiettata verso il futuro, come ha evidenziato Domenico Laforgia, direttore del Dipartimento per lo Sviluppo Economico della Regione Puglia. E quindi «la banda ultra larga è una sfida da cogliere appieno per l’ulteriore crescita e sviluppo tecnologico del sistema economico regionale».
Le Camere di Commercio negli anni hanno fatto moltissimo per accorciare il digital divide nazionale, offrendo servizi importanti, a cominciare dalla firma digitale. «Da qualche anno grazie ai Punti Impresa Digitale – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Bari, Alessandro Ambrosi - siamo impegnati direttamente nella diffusione della “cultura digitale” tra le MPMI di tutti i settori economici della circoscrizione territoriale camerale, nell’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici, nel sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.0. Per l’ultimo bando sui voucher digitali dell’ente barese, che prevede uno stanziamento di 500mila euro, digitali sono pervenute 550 domande».
Attualmente in Puglia Open Fiber «ha già realizzato l’81% degli obiettivi», ha dichiarato Andrea Falessi, responsabile relazioni esterne del player infrastrutturale, nato per realizzare un’infrastruttura di rete a banda ultra larga (BUL) interamente in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home) in tutte le regioni italiane.
«Per quanto concerne le aree bianche (cioè quelle così dette "a fallimento di mercato", ovvero prive di reti ultrabroadband dove gli investitori privati non hanno manifestata alcuna intenzione di investire perché l’investimento non è coperto dai ricavi ndr), ha affermato Salvatore Lombardo, direttore generale di Infratel Italia, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo – si tratta di un intervento residuale, in quanto seppure coinvolga in Puglia 256 comuni riguarda unità immobiliari che si trovano in aree rurali, distanziate fra loro, che richiedono tecnologia wireless, per efficienza analoga a quello delle fibre ottiche».
«Quel 20% di territorio che resta fuori da interventi privati va realizzato con interventi pubblici» ha concluso Lombardo. «Si sta per lanciare una nuova forma di investimento infrastrutturale nei comuni e nelle aree grigie che non raggiungono un Gigabyte al secondo».
Nulla può farsi senza le convenzioni con i Comuni, insomma. Auspicata a più voci la massima collaborazione sul fronte dell’ottenimento dei permessi da parte degli enti locali, che rallentano gli interventi.