Imprese confiscate alla criminalità organizzata - resoconto convegno conclusivo Ok Open Knowledge
lunedì 29 Maggio 2023
Imprese confiscate alla criminalità organizzata
Giornata conclusiva del progetto O.K. Open Knowledge
Camera di commercio di Bari, sala azzurra e on line
Da azienda confiscata alla criminalità organizzata a presidio di legalità, grazie al potere restitutorio del "Circolo della legalità". Per il progetto nazionale Ok Knowledge - sviluppato nell’ambito delle linee del Pon Legalità 2014-2020 e coordinato da Unioncamere nazionale - è tempo di bilanci e la Camera di Commercio di Bari, che vi ha aderito lo scorso anno, ha presentato oggi in un incontro in presenza e on line il proprio Quaderno di risultati. Sono intervenuti, tra gli altri, portando le loro testimonianza sul tema, Roberto Rossi, procuratore della Repubblica di Bari, Renato Nitti, procuratore della Repubblica di Trani, Don Angelo Cassano, referente Puglia Associazione LIBERA, Fabrizio Colella, amministratore giudiziario e Luigi Ambrosi, imprenditore.
«Abbiamo voluto dare il nostro contributo per conoscere le aziende confiscate e rendere disponibile tale conoscenza alle istituzioni, alle associazioni imprenditoriali e alle stesse imprese», ha detto Piero Piccioni, vice presidente della Camera di Commercio di Bari, «rendendo interoperabili due importanti giacimenti informativi: quello dell’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e quello contenuto nel Registro Imprese».
Risulta essere ancora modico il numero delle aziende confiscate che vengono restituite alla società civile, a causa di varie problematiche. «Gestire un'azienda confiscata è una sfida», ha dichiarato il prefetto di Bari Antonella Bellomo, «È una sfida che si vince stando insieme, che è quanto il progetto Ok Knowledge ha inteso fare partendo dalla costruzione ‘collettiva’ di un sistema di idee, proposte e linee attuative per ridare nuova vita alle aziende confiscate».
In ogni Quaderno sono presentati gli obiettivi e le esigenze emerse rispetto al tema trattato e sono illustrate le proposte scaturite dal confronto; a corredo viene messa a disposizione un’appendice economico-statistica e delle schede normative.
«La Camera di commercio di Bari - ha dichiarato il segretario generale Angela Patrizia Partipilo - nel suo Quaderno ha inserito i risultati emersi nel proprio laboratorio avente come oggetto “I modelli di intervento funzionali all’attività dei tavoli provinciali permanenti di supporto istituiti presso le prefetture”, in base alla normativa antimafia. Risultati che si basano sul contributo offerto dalle istituzioni, dai rappresentanti del mondo imprenditoriale e della società civile non solo nell’ambito dei lavori del laboratorio ma anche in tutti gli eventi organizzati dall'ente barese nell’ambito del progetto Open Knowledge a partire dal convegno iniziale».
Le avvocate Marcella Vulcano e Stefania Di Buccio si sono soffermate sul modello di intervento barese e sul modello di tavolo prefettizio necessario per la ottimizzazione dei risultati futuri. Sono difatti stati realizzati incontri di approfondimento, nell'ambito del tavolo permanente istituito presso la Prefettura, proprio per consentire a tutti di conoscere le potenzialità del portale https://aziendeconfiscate.camcom.gov.it e le modalità di utilizzo delle informazioni in esso contenute, oltre a laboratori, per approfondire e quindi individuare possibili piste di lavoro volte a superare le criticità che non consentono la valorizzazione delle aziende confiscate e la loro restituzione al mercato ed alla società, anche in termini occupazionali.
A diffondere i dati baresi e della Bat emersi nei laboratori è stato Giuseppe Del Medico - di Unioncamere nazionale, Responsabile progetto Open knowledge.
Sono 61 nella provincia di Bari e 15 nella Bat - sul totale pugliese di 172 e di 2.942 nazionale - le aziende confiscate e nel barese operano prevalentemente nel commercio (29,5%), alloggi e ristorazione (23%) e costruzioni (16,4%), mentre nella Bat nel commercio (33,3%) e costruzioni (26,7%) e a seguire in alloggi e ristorazione (13,3%). Per quanto riguarda lo status delle attività, la provincia di Bari vede 31,1% di aziende cessate, 31,1% attive e 27,9% sottoposte a procedure concorsuali, mentre nella Bat il 33,3% sono cessate, 26,7% attive e 26,7% sottoposte a procedure concorsuali.
Dal Quaderno barese emerge inoltre come il tessuto imprenditoriale mostri anomalie di bilancio molto pronunciate in particolare rispetto all’elevata liquidità sull’attivo totale. Gli indici di bilancio permettono difatti di analizzare la redditività, la solidità, la liquidità d’impresa e nelle imprese confiscate sono utili a fornire un check-up dello stato di “salute” di tali imprese al fine di contribuire alla comprensione delle possibilità di reinserimento di tali imprese nel contesto economico territoriale.