Sembra avviarsi verso una normalizzazione il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Dopo il forte rimbalzo post-pandemia del 2021, nel secondo trimestre di quest’anno il saldo tra aperture e chiusure si è attestato sul territorio nazionale a 32.406 imprese – non lontano dalla media dell’ultimo decennio - come risultato della differenza tra 82.603 iscrizioni (il secondo peggior risultato del decennio) e 50.197 cessazioni (in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020 e la “ripresina” del 2021).
E’ quanto emerge in sintesi dall’analisi trimestrale
Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da
Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
In Puglia il saldo, positivo, è di + 2.558 imprese, risultato della differenza fra 5.579 iscrizioni e 3.021 cessazioni. Lo stock di imprese pugliesi iscritte nei registri delle Camere di Commercio è di 386.344 (Tabella 1) al 30 giugno 2022.
«
In Puglia il tasso di crescita trimestrale è in media dello 0,66%, superiore alla media nazionale che è dello 0,55% e quindi per la prima volta in ripresa verso valori più normali. Influente sul quadro generale, il clima d’incertezza conseguente agli squilibri geo-politici innescati dal conflitto Russo-Ucraino», commenta il presiedente di Unioncamere Puglia, Damiano Gelsomino. Fra le provincie della regione Brindisi detiene il saldo di crescita trimestrale più alto (0,90%), seguita da Lecce (0,76%), Taranto (0,71%), Foggia (0,60%) e Bari (0,59%). (tabella pag 7) «A far registrare il saldo positivo più alto fra iscrizioni e cessazioni in Puglia sono le società di capitale +1.308; seguono ditte individuali, +1.170; altre forme societarie, + 56; società di persone, + 24. Vuol dire che si consolida la tendenza a forme societarie più mature», conclude Gelsomino.
(tabella su
https://www.infocamere.it/Movimprese)
Il Bilancio Dei Territori
Il Mezzogiorno mette a segno l’incremento assoluto e relativo più consistente del trimestre, con un saldo di 11.542 imprese in più, seguito da Nord-Ovest (+8.438), dal Centro (+6.582) e dal Nord-Est (+5.844). A livello regionale è la Lombardia a registrare la maggior crescita di imprese (+5.802), seguita dal Lazio (+4.226) e dalla Campania (+2.825). In termini relativi, sono 8 le regioni che registrano un tasso di crescita trimestrale superiore alla media nazionale (+0,55%): Sardegna (+0,82%), Lazio (+0,69%), Puglia (+0,66%), Valle d’Aosta (+0,64%), Trentino Alto Adige (+0,63%), Lombardia (+0,61%), Emilia Romagna (+0,59%) e Sicilia (+0,58%).
Il Bilancio Dei Settori in italia
Le Costruzioni mantengono un ritmo di crescita sostenuto anche in questo trimestre con 8.548 imprese in più e una variazione dell’1,02%. La ripresa del settore turistico a ridosso della pausa estiva è accompagnata da un saldo attivo delle imprese che operano nelle Attività di alloggio e ristorazione (+4.026 la variazione assoluta, +0,88% quella percentuale). Anche le Attività professionali, scientifiche e tecniche mettono a segno nel trimestre un incremento cospicuo di 3.712 unità, pari al +1,59% in termini percentuali. Quest’ultimo settore mostra la variazione percentuale più consistente, seguito dall’Istruzione (+1,24%) e dalle Attività artistiche sportive e di intrattenimento (+1,15%).
In allegato la
nota completa di tabelle.