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Luciana Di Bisceglie, presidente CCIAA di Bari, su nomina Fitto

martedì 17 Settembre 2024

«Determinante per l’Italia e il Mezzogiorno. Ma l’Europa non sia solo baluardo di conti e risorse ma protagonista di un processo che superi ogni genere di conflitto fra mercati, nell’interesse di imprese e territori».
 
«La nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, con delega alla coesione e alle riforme, a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, è certamente determinante per l’Italia e per il Mezzogiorno, anche nel riconoscimento dell’impegno svolto in passato nell’assemblea parlamentare». Lo dichiara la presidente della Camera di Commercio di Bari e di Unioncamere Puglia, Luciana Di Bisceglie.  

«La presentazione delle proposte della squadra della Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen, a pochi giorni dal Rapporto competitività di Mario Draghi, avviene in una fase particolarmente delicata di una globalizzazione planetaria in fase di profonda trasformazione. Imprese e territori dovranno misurarsi con ulteriori sfide. L’Europa può sicuramente giocare un ruolo rilevante e accompagnarle nei nuovi scenari, purché non si affidi solo ai meccanismi di mercato ed alla semplice realpolitik. Non si tratta solo di essere baluardo di conti o di risorse, peraltro così importanti in questi anni di PNRR.  Si tratta di rendersi capaci come Unione Europea di essere protagonisti di un processo che deve superare i conflitti, non solo nelle guerre così vicine al nostro continente, ma anche di prove muscolari tra Usa e Cina», continua la Di Bisceglie. 
«Siamo certi che Raffaele Fitto, forte della sua esperienza anche come amministratore locale, saprà farsi carico di queste grandi esigenze che investono direttamente l’Italia e soprattutto le sue aree del Mezzogiorno in una linea europeista, per evitare i rischi di una lunga ma ineluttabile agonia continentale e rilanciare un protagonismo dell’Unione europea, superando nazionalismi e protezionismi autarchici, per un futuro di reale sviluppo per tutti», conclude Luciana Di Bisceglie.