Ai sensi dell'articolo 65, comma 2, d.lgs. n. 217/2017 e s.m.i., a decorrere dal 30 giugno 2020, il pagamento di alcune delle contestazioni connesse ad una violazione perpetrata nei confronti del Registro delle Imprese/REA, dovrà essere effettuato utilizzando la piattaforma telematica PagoPA.

Pertanto non sarà più possibile da parte della gentile Utenza l'utilizzo di strumenti di pagamento non più aderenti alla vigente normativa, quali ad esempio bollettini di conto corrente postale, bonifici sia sul conto corrente bancario che sul conto corrente postale.

Faranno eccezione, esclusivamente, le richieste di pagamento da effettuarsi con i modelli F23 allegati alla notifica e per le quali la disposizione sopra richiamata consentirà ancora dal 30 giugno p.v. l'utilizzo di tale modalità tradizionale.

Nella circostanza, si coglie l'occasione per sottolineare che, qualora una determinata violazione venga contestata in solido, anche ad un soggetto giuridico obbligato (vedi società, consorzio, rete, ecc.), e la stessa non risulti oblata tramite il versamento della somma complessiva a quest'ultimo notificata, l'archiviazione totale del relativo processo verbale avverrà allorquando la persona giuridica avrà provveduto al rimborso delle ulteriori spese di procedimento per essa prevista.

Tale rimborso potrà effettuarsi, esclusivamente, per CASSA attraverso il versamento della differenza dovuta. Tutti gli sportelli camerali (sia della sede centrale che delle sedi decentrate) saranno abilitati a ricevere tale pagamento, previa richiesta all’operatore di prevedere, all’interno della ricevuta, la causale “pagamento spese di procedimento” e l'annotazione del numero del processo verbale di riferimento.