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Progetto 'P.E.C. – La Puglia per l’Economia Circolare' - Evento di presentazione delle iniziative per imprese, media e stakeholder

lunedì 07 Marzo 2022

Progetto “P.E.C. – La Puglia per l’Economia Circolare”
 
Fondo di Perequazione Unioncamere 2019/2020
Programma “Sostenibilità Ambientale”


Presentazione delle iniziative progettuali
 
Giovedì 10 marzo ore 11
Sede Unioncamere Puglia, Via Emanuele Mola 19, Bari
Un aumento del PIL di un ulteriore 0,5% entro il 2023 e la creazione di più di 700mila posti di lavoro. Sono le previsioni del Nuovo Piano d’azione per l’Economia Circolare dell’Unione Europea, risultato dell’applicazione dei principi dell’economia circolare nell’Unione Europea.

Unioncamere Puglia, attraverso il progetto “P.E.C. - la Puglia per l’Economia Circolare”, a valere sul 4° Programma “Sostenibilità Ambientale” del Fondo di Perequazione Unioncamere 2019/2020, in partnership con tutte le Camere di Commercio pugliesi e la Sezione Puglia dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali e con il supporto di Ecocerved, ribadisce il suo impegno nella questione ambientale, prioritaria anche sul piano imprenditoriale, affinché sempre più piccole e medie imprese possano intraprendere la strada della sostenibilità.

Giovedì 10 marzo, a partire dalle 11, presso la sede di Unioncamere Puglia (via Emanuele Mola 19, Bari) e on line meet.google.com/ips-jhkp-nhk, verranno presentate le iniziative del progetto P.E.C., finalizzato a promuovere un ulteriore crescita e posizionamento del Sistema camerale in materia ambientale con la messa in campo di servizi innovativi e tecnologicamente avanzati a supporto delle imprese e della PA per la nascita di un mercato circolare.
 
«Il modello di economia circolare rappresenta un’opportunità per le PMI – spiega il presidente di Unioncamere Puglia Damiano Gelsomino - in quanto nasce dall’esigenza di affrontare contemporaneamente delle situazioni di criticità di natura economica, ambientale e sociale. Il sistema camerale pugliese intende con questo progetto accompagnare le imprese e gli stakeholders nel processo di transizione ecologica che ha indubbi vantaggi anche commerciali: le imprese manifatturiere dell'UE destinano in media circa il 40 % della spesa all'acquisto di materiali, i modelli a ciclo chiuso possono pertanto incrementare la loro redditività, proteggendoli nel contempo dalle fluttuazioni dei prezzi delle risorse attraverso scelte imprenditoriali più sostenibili. Non a caso, infatti, il Next Generation Fund e le relative linee di azione proposte in ambito nazionale (Nextgeneration Italia) individuano nella sostenibilità oltre che nella modernizzazione in chiave digitale della PA alcune delle linee di
azione per uscire dalla crisi post Covid»

Il programma si articola in due macro azioni:
A. Economia circolare e innovazione digitale: percorso di assistenza tecnica di accrescimento delle conoscenze, sperimentazione di nuovi servizi ambientali e realizzazione di azioni di informazione alle imprese;
B. Macro-azioni per la realizzazione di iniziative rivolte alle imprese del territorio a supporto dell’economia circolare.