La presidente Di Bisceglie: «Avviamo così un dialogo stabile e operativo tra istituzioni, imprese e mondo della formazione, con la visione condivisa di un’economia più inclusiva, digitale e sostenibile».
È stato siglato questa mattina, presso la sede della Camera di Commercio di Bari, un importante Memorandum of Understanding (MoU) tra la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bari, la Chamber of Commerce, Industry and Services of Rabat-Salé-Kenitra (Marocco) e l’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro – Arpal Puglia, attraverso la sezione Relazioni Internazionali.
Il documento, firmato dalla presidente della Camera di Commercio di Bari Lucia Di Bisceglie, da Rachid Sami, vicepresidente della CCIS-RSK e dall’avv. Giacomo Cuonzo per Arpal Puglia, sancisce una collaborazione strutturata e pluriennale tra i due Paesi, con l’obiettivo di rafforzare i rapporti economici e istituzionali, favorire la formazione della forza lavoro e promuovere la transizione verso un'economia verde e digitale.
«Con questo accordo – ha dichiarato la presidente Lucia Di Bisceglie – si gettano le basi per un dialogo stabile e operativo tra istituzioni, imprese e mondo della formazione, con la visione condivisa di un’economia più inclusiva, digitale e sostenibile per costruire, insieme, il futuro dell’economia del Mediterraneo. Sono emerse opportunità e convenienze reciproche agli investimenti. La formazione è uno snodo decisivo tenendo conto anche dell’alto numero di cittadini del Marocco presenti nel nostro territorio, come anche la grande attenzione del Paese del Maghreb per i prodotti agroalimentari pugliesi. Il prossimo passo sarà un incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria per condividere informazioni più dettagliate nei diversi settori funzionali agli investimenti bilaterali».
Tra i principali ambiti d’intervento previsti dal Memorandum:
- lo sviluppo degli scambi commerciali e la promozione della cooperazione economica tra imprese italiane e marocchine;
- la digitalizzazione e internazionalizzazione delle imprese;
- la formazione professionale congiunta attraverso partnership tra università italiane e marocchine, con master internazionali, tirocini e rilascio di crediti formativi;
- la promozione della green economy, dei green jobs e della mobilità transnazionale sostenibile;
- il rafforzamento dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro e la partecipazione a programmi europei di cooperazione.
Il Memorandum, della durata iniziale di tre anni, prevede inoltre la costituzione di gruppi di lavoro bilaterali e lo scambio continuo di informazioni economiche, oltre al supporto alle imprese in occasione di fiere, eventi e missioni commerciali nei rispettivi Paesi.