Logo

V edizione del ConfSec - Cyber Crime: come affrontare il fenomeno criminale

giovedì 03 Ottobre 2019

In  Camera di Commercio esperti a confronto nel più importante evento sulla Sicurezza delle Informazioni del Sud Italia. Numeri, ma anche analisi di contesto e scenari.

 

Cyber Crime: come affrontare il fenomeno criminale

 

 Il 2018 è stato un annus horribilis,  il peggiore di sempre, per l'evoluzione delle minacce “cyber”. A Bari  la V edizione del ConfSec

 

 

Il 2018 è stato un annus horribilis,  il peggiore di sempre, per l'evoluzione delle minacce “cyber” e dei relativi impatti sulla vita delle istituzioni, aziende e dei cittadini. Nel 2018 sono stati raccolti e analizzati 1.552 attacchi gravi (+ 37,7% rispetto all’anno precedente), con una media di 129 attacchi gravi al mese (rispetto ad una media di 94 al mese nel 2017, e di 88 su 8 anni). Sono alcuni dati del Rapporto CLUSIT 2019 emersi durante l'incontro "Cyber Crime: come affrontare il fenomeno criminale", il più importante evento sulla Sicurezza delle Informazioni del Sud Italia, ospitato stamani dalla Camera di Commercio di Bari.

Numeri, ma anche analisi di contesto e scenari nella V edizione del ConfSec hanno consentito di analizzare il fenomeno sotto diversi profili, grazie al contributo della polizia postale, di esperti appartenenti ai principali produttori di soluzioni di contrasto al cyber crime, di consulenti di notevole esperienza e ethical hackers, cioè quelle figure professionali che individuano le vulnerabilità presenti nelle organizzazioni e le aiutano a mitigarle. Il confronto, è stato finalizzato a informare manager aziendali ed esperti di Ict sui pericoli del web e sulle strategie per difendere l'integrità e la disponibilità dei propri dati.

A moderarlo Lino Fornaro della società barese di cyber security Evolumia, anche nella veste di chairman della tavola rotonda iniziale, nella quale è stato illustrato come  avvengono gli attacchi moderni, come contrastarli e come l'Italia è organizzata nella lotta al cyber crime.

L’evento è stato patrocinato  dal Clusit e dalla Fondazione Ugo Bordoni, oltre che dalla Camera di Commercio di Bari, in collaborazione con il Punto Impresa Digitale.

 

«Il progresso tecnologico ci ha resi tutti più smart ma anche molto più vulnerabili - ha spiegato in apertura l’avv. Vincenzo Pignataro, segretario generale dell'ente camerale barese - e per potersi difendere bisogna, in primo luogo, essere informati, ma soprattutto avvalersi della costante collaborazione di esperti molto qualificati. Questo incontro sta a dimostrare la grande sensibilità della Camera di Commercio ai temi che impattano sulla vita delle imprese e dei cittadini».

Il cyber crime è un argomento di grande attualità, anche normativa. Un recentissimo decreto legge ha istituito un perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, estendendo gli obblighi di sicurezza a una platea di organismi e aziende più ampio di quanto previsto dalla Direttiva Nis (Network and Information Security), come è emerso dalla relazione di Franco Guida della Fondazione Ugo Bordoni.

Nell'incontro si è partiti dall’analisi dell'evoluzione della “Superficie di attacco”, come l'ha definita Denis Cassinerio, Regional Sales Director di BitDefender,  che di fatto si estende superando i tradizionali limiti. Così le imprese sono esposte ad attacchi “resilienti” e anche i dipendenti, questi ultimi particolarmente esposti perché ritenuti la parte debole del sistema di difesa aziendale. L’identità digitale non è più affidabile ed occorre ragionare in termini di “multi-factor authentication” come ha sottolineato Fabrizio Croce, Area Director South Europe di WatchGuard.

Evolumia, con il suo direttore tecnico Umberto Cassano, ha suggerito oltre alle opportune tecnologie di supporto, la scelta di un adeguato Team di Cybersecurity che sappia orientare l’impresa nelle decisioni ma soprattutto creare cultura e portare know-how in azienda a tutti i livelli, per accrescere oltre alla consapevolezza, anche le competenze.

Meno rassicurante è la situazione delle imprese, così come rilevato nelle ispezioni del Garante e dall’analisi di quelle aziende che sono state vittime di “Data breach”, termine con cui il Regolamento Europeo 679/2016 ( GDPR ) definisce gli incidenti di sicurezza che interessano i dati personali.

Nel corso della giornata di lavori Evolumia ha premiato la performance dei “mHACKERoni ” il team italiano di Cyber Security che ha ottenuto un ottimo piazzamento al DEF CON 27, il “Campionato mondiale di hacking” svoltosi lo scorso agosto a Las Vegas, dove il team italiano si è piazzato primo  tra i team europei e quinto al mondo.

 

Per maggiori info:
Lino Fornaro, 393 3364920, l.fornaro@evolumia.it