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Frodi informatiche via banca - come prevenire il fenomeno o tutelarsi dopo la truffa

giovedì 11 Aprile 2024

“Come usare i servizi digitali bancari per difendersi dalle frodi informatiche”

Maggiore attenzione e prudenza, ma anche far valere lo speciale regime di protezione previsto dalla normativa di settore a beneficio degli utenti vittime di truffe digitali bancarie, per ottenere il rimborso delle somme illegittimamente sottratte.
Nonostante le banche italiane abbiano implementato sofisticati sistemi per rilevare eprevenire le frodi informatiche, tutt’oggi la problematica delle transazioni fraudolente non solo persiste in misura significativa, ma è anche in crescita. Una tendenza che va di pari passo gli altri episodi di truffa attraverso la rete. Secondo gli ultimi dati disponibili diffusi della Polizia Postale italiana, le truffe denunciate nel 2023 hanno raggiunto i 139,5 milioni di euro, di cui 111,6 milioni relativi al trading online con, un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.  I casi denunciati sono saliti a 4.329 (+12%).
Ѐ un fenomeno che riguarda i consumatori ma anche le imprese. 
Per fare informazione e formazione su come usare bene e con prudenza i servizi digitali bancariapprofondendole regole di condotta per prevenire le truffe, la Camera di Commercio di Bari ha ospitato oggi un incontro organizzato dalla Camera Arbitrale e della Mediazione dell’ente barese in collaborazione con Confconsumatori Puglia, moderato da Antonio Pinto, presidente dell’associazione.
«Nelle nostre funzioni di regolazione di mercato, in collaborazione con Confconsumatori abbiamo voluto fare corretta informazione per accrescere la consapevolezza dell’utente finale dei servizi bancari», ha detto il segretario generale della Camera di Commercio di Bari, Angela Patrizia Partipilo. «Il nostro impegno è teso a promuovere condotte virtuose da parte di tutti gli attori del mercato, per far sì che le relazioni fra gli stessi siano improntate alla trasparenza ed alla correttezza e che, in conseguenza di ciò, si riducano anche il contenzioso legale e la concorrenza sleale. In quest’ottica, grazie al servizio dedicato della nostra Camera Arbitrale, facciamo anche di più: nel caso in cui la truffa informatica si fosse già realizzata, forniamo il servizio dedicato della nostra, che può far confrontare banca e cliente prima della causa in tribunale».
In fase preventiva si può difatti verificare se la banca ha violato o meno il perimetro dei suoi obblighi di protezione o se è stata invece determinante la condotta negligente o imprudente del cliente stesso.
Andrea Rollo, esperto di Confconsumatori, ha illustrato come far valere lo speciale regime di protezione previsto dalla normativa di settore a beneficio degli utenti vittime di truffe digitali bancarie, per ottenere il rimborso delle somme illegittimamente sottratte: «La conoscenza e l’utilizzo degli strumenti di tutela accordati dalle norme agli utilizzatori dei servizi di pagamento digitale spesso si rendono necessari, a fronte dei rifiuti opposti dalle banche che talvolta celano l’inadeguatezza dei propri sistemi di protezione o la mancata adozione delle misure e servizi di allerta. Anche la Cassazione afferma il principio secondo cui, in ipotesi di attività fraudolente nelle operazioni di pagamento, è sulla banca che grava l’obbligo di dimostrare di aver posto in essere tutte le misure idonee a garantire la sicurezza dei propri servizi digitali».
E dunque per evitare spiacevoli sorprese bisogna necessariamente usare gli strumenti online in modo attento e proteggere le proprie informazioni personali, come ha sottolineato Vito Macina, esperto del Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Bari, proponendo una sorta di utile vademecum.  «Agli imprenditori e tutte le persone forniamo alcuni consigli utili per evitare di cadere nella trappola delle truffe sempre più avanzate e subdole. Non agire mai d’impulso e prendersi tutto il tempo necessario per esaminare il portale o l’app utilizzata, verificare con forte attenzione la provenienza delle varie comunicazioni (Mail, SMS e Whatsapp), diffidare da proposte troppo vantaggiose e spesso fantasiose, proteggere i propri dati personali in sistemi sicuri evitando di condividere troppe informazioni, aggiornare sempre i software utilizzati assieme alle credenziali d’accesso e, in ultimo, adottare un sistema di autenticazione multi-fattore. Quest’ultimo offre un livello di sicurezza maggiore rispetto alla semplice password. In ultimo, è importante citare una visione futura per migliorare ulteriormente la sicurezza ed evitare le frodi: l’approccio passwordless (o senza password). Si tratta di un metodo di autenticazione che elimina la necessità di usare password, sostituendole con metodi più sicuri come la biometria e/o un dispositivo fisico».

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